Tratto dalla Tesi del Dott. For. Federico Gobbi.
Passeggiare in un parco o in un bosco, rimanere sdraiati a lungo su un prato, affrontare un sentiero di montagna sono attività che servono per ritrovare energia e sentirsi subito meglio. L’eco-terapia è un metodo di curarsi in modo naturale, che incoraggia le persone a creare delle relazioni positive con l’ambiente che le circonda. Lo scopo è quello di utilizzare la mente e i cinque sensi per interagire con la natura semplicemente passeggiando in mezzo al bosco, sedersi a bordo di un ruscello o ammirare il paesaggio.
Tra le attività in programma nel progetto vi è quella di creare una zona all’interno del bosco dove si possano effettuare yoga e meditazione e, successivamente ad un accordo con una palestra della zona che tiene corsi di queste tecniche, svolgere lezioni nel cuore della foresta.
Un’altra terapia che viene effettuata all’interno del bosco e grazie alla natura è la Silvoterapia conosciuta anche come Tree-Hugging. La tecnica consiste nell’avere un contatto diretto con l’albero possibilmente abbracciandolo. Tutto ciò garantisce una maggiore condizione di benessere psico-fisico grazie all’energia trasmessa da queste grandi piante al nostro organismo.
Questa terapia non necessita di una specifica area poiché gli alberi sono presenti all’interno di tutta la proprietà ed è possibile svolgerla in qualsiasi momento e zona in cui uno si trova.
Descrizione dell’area e possibili interventi selvicolturali
Per queste attività (Eco-terapia, Yoga) è stata scelta una zona particolarmente interessante dal punto di vista ambientale, peraltro facilmente raggiungibili dalla strada provinciale grazie ad una comoda strada sterrata che passa a fianco dell’area scelta.
Il terreno è pianeggiante e in alcuni tratti in leggera salita. Il soprassuolo è formato da piante di Abete Rosso e Bianco molto grandi con diametri tra i 60 e gli 85 cm e altezze che toccano i 45 metri.
In questa zona al momento non verrà eseguita nessuna operazione, se non la rimozione di alcune piante secche in piedi che potrebbero essere motivo di diffusione di patologie all’interno dell’area oltre a costituire un potenziale rischio per lo svolgimento delle attività proposte.